Il Ruzzese non ha nessun parente dal punto di vista clonale. È un vitigno unico, non assomiglia a nessuno.
Possiede un grappolo spargolo, acini piccoli e dalla buccia corposa, a scapito della polpa, e ciò lo rende interessante dal punto di vista fermentativo, ad esempio per ottenere ottimi passiti.
È un vitigno che non soffre la siccità e mantiene un’acidità straordinaria. Si presenta come un vino morbido, carico di zucchero, e, nonostante i suoi 14 gradi, ha una beva facile, sbarazzina. Insomma, imperdibile.